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Di Primio vince il Bronzo nei Campionati Italiani di Roma

Roma 08/08/2011
il video della finale (terza corsia dall'alto)
 

Dopo anni arriva una storica medaglia per la Teate Splashing di Chieti, a regalarcela è stato Stefano Di Primio (classe 1997) che qualificatosi per la finale nella mattina con il quinto tempo (1'00'51 rec. personale, prec. 1'01''24), nel pomeriggio, senza troppi timori migliora ulteriormente di un secondo, scendendo a 59''52, tempo che gli è valso il terzo posto. Stefano è seguito dal Coach Vito Del Priore e si allena nello Stadio Del Nuoto di Chieti



Di seguito la lettera del nostro capitano...

Nell’Agosto del 1997 io ero nell’isola di Ustica a fare immersioni subacquee, ero ignaro che un mese prima, il 15 Luglio, sarebbe nato un piccolo delfino che un giorno avrebbe cavalcato la cresta dell’onda.

A fine Agosto 2010 ho avuto in squadra questo ragazzo di 13 anni che veniva dal settore esordienti con il tempo di 1’08” ai 100 delfino in vasca lunga.
Io sono il Capitano, ho sempre avuto il dovere di tenere unita la squadra, lottare per i miei ragazzi, trasmettere loro sicurezza, valori, determinazione e volontà.
Stefano è l’atleta più grande con cui mi sia mai allenato, non perché abbia raggiunto un traguardo impensabile, semplicemente perché aveva un obiettivo:1’01” nei 100df in vasca corta (raggiunto e superato).
Io avevo un obiettivo:Campionati del Mondo Sordi in Portogallo.
Cosa avevamo in comune io e questo ragazzo tra le tante cose?
Il mese di Agosto.
In questo periodo tutti sono in vacanza, è il momento più duro per un atleta dal punto di vista fisico e psicologico.
Stefano mi ha fatto una richiesta:”se non vai ai Mondiali, ti alleni lo stesso con me”?
Non ho potuto dire di no a questo mio compagno, mi sarei allenato in ogni caso fino alla fine della stagione.
Ci siamo massacrati quando gli altri erano in vacanza:duelli, scommesse, sfide cronometriche, insulti, al bagno a vomitare e tanto altro.
Non sono andato ai Mondiali per un comportamento scorretto del responsabile nuoto sordi, eppure ho fatto 2’29” nei 200m rana in vasca lunga agli Italiani Sordi ottenendo oro e record italiano.
Se fossi rimasto in Abruzzo a disputare i regionali assoluti avrei ottenuto il secondo posto…
Questo mio risultato ha trasmesso sicurezza a Stefano, era molto importante per me dare un segnale forte in vista dei suoi campionati italiani.
L’8 Agosto 2011 sono partito alle 5 del mattino per Roma con i suoi genitori e il nostro compagno di squadra Alessio Matarazzo.
Ero stanco, avevo 4 ore di sonno alle spalle, ma Stefano voleva la mia presenza e dovevo esserci.
L’ho trovato in forma, molto attento agli ordini del nostro Coach Vito Del Priore ed era iscritto con l’11° tempo nei 100 delfino:1’01”26.
Eravamo tutti sotto pressione, c’era bisogno di un ottimo risultato per il futuro e zittire tutti.
La finale è stata agguantata con il 5° tempo:1’00”51 (28”79) ed eravamo tutti contenti, era stato fatto un passo avanti.
La finale era alle 18, io sono rimasto in camera con Stefano e gli ho fatto un discorso da uomo a uomo, ho visto lui arrabbiarsi ed era quello che volevo.
La finale è stata incredibile, passaggio a 28”17 e poi la trasformazione:virata perfetta, spinta dal muro paurosa, subacquea alla “Phelps VS Cavic  Mondiali di  Roma 2009” ed una progressione incredibile:59”52…TERZO!
La festa che aspettavamo tutti era arrivata, un bronzo che vale oro era arrivato ed è stato un’iniezione di fiducia per il futuro.
Non dimenticherò mai le parole di questo ragazzo:”Grazie Giulià per il tuo discorso, ora paga da bere!”.
Ci sono state altre parole tra noi due, ma sono cose nostre e sono bastati i nostri occhi lucidi a comprenderci a vicenda.
Uno sguardo vale più di mille parole.
Il Capitano
Giuliano


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